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Alexelfo
Pilota (o baffo)

Italy
4005 Posts

Posted - 28 Dec 2004 :  13:51:57  Show Profile
Il primo e più concreto risultato dell’inserimento del Registro Storico FMI nell’articolo 60 del Codice della Strada è la possibilità, per la FMI, di rilasciare il certificato delle caratteristiche tecniche, necessario per reimmatricolare un mezzo storico. Dunque, dopo un lungo lavoro presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha consentito l’acquisizione di utilissimi dati riguardanti i mezzi storici, oggi la FMI è pronta ad assolvere al suo importante compito istituzionale.
Così gli utenti che vogliono reimmatricolare il proprio mezzo possono farne richiesta. Sarà fornito loro, al termine di una procedura, il certificato utile per recarsi alla Motorizzazione Civile.
Dal momento che il riconoscimento della FMI è legato al Registro Storico, è indispensabile che il mezzo che sarà oggetto di reimmatricolazione e per il quale la FMI dovrà esprimersi ufficialmente, faccia parte di quelli iscritti al Registro Storico.
Naturalmente dunque il primo passo da fare è restaurare la moto se essa non è ben conservata, non ha pezzi originali o conformi e fotografarla, per fornire a chi la esaminerà una prima possibilità di visione. Per il rilascio del certificato sarà tuttavia necessario incontrare un esaminatore FMI per consentire la visione del mezzo in questione.
Cosciente di quanto possa essere complicato spostare una moto che non circola, la FMI è pronta a venire incontro, nei limiti del possibile, alle esigenze dei propri utenti, attraverso una rete di esperti sull’intero territorio nazionale. Non si tratterà di una omologazione, sia chiaro: soltanto della verifica che le caratteristiche dichiarate appartengano a quel mezzo. Nel modulo da compilare (scaricabile dal sito nella pagina dedicata alle moto d’epoca, reperibile presso gli esaminatori regionali, l’ufficio moto d’epoca FMI, i Comitati Regionali ed alcuni motoclub) sono richieste alcune foto della moto, compresa quella dei numeri di telaio e motore e di fornire più dati tecnici possibile, ricavabili da vecchi documenti, libretti d’istruzione, etc.
Ad occuparsi della verifica dei documenti è un gruppo di esperti, in grado di ricercare nella propria memoria dati di motoveicoli la cui storia si è persa negli anni, per far rivivere una parte della nostra cultura.

Because one stroke isn't enough and four strokes waste two (many).
One shot, one kill. Leave no man behind !


n/a
deleted

1998 Posts

Posted - 14 Jan 2006 :  23:50:08  Show Profile
REIMMATRICOLAZIONE MOTO RADIATE
La moto demolita può essere accompagnata o meno dal certificato di demolizione. Nel primo caso ne è certificata l'origine; nel secondo caso bisogna dimostrarla, così come per una moto di cui si ha la certezza che no sia stata demolita ma che non è in possesso di alcun documento, neanche del numero di targa. Diverse Case (es. Guzzi, Piaggio) sono in grado di rilasciare certificati d'origine o comunque attestazioni che quel modello, con quel numero di telaio, è stato messo in vendita sul mercato italiano. (...) Naturalmente la moto deve essere restaurata con iscrizione al Registro storico ASI o FMI, acompagnata dalla certificazione delle caratteristiche tecniche e dalla certificazione del restauratore che il lavoro è stato eseguito a regola d'arte e con l'eventuale impiego di pezzi originali.
Si prenota quindi alla motorizzazione il collaudo come "veicolo speciale". Qui sorge l'annoso dilemma degli indicazione di direzione. Questi non sono assolutamente obbligatori in caso di reimmatricolazione e reiscrizione al PRA di una moto radiata d'ufficio, ovvero per omesso pagameno delle tasse di proprietà. Sono invece obbligatori in caso di reimmatricolazione di un veicolo radiato per demolizione. Al collaudo ci si presenta con casco e specchi retrovisori omologati. In caso favorevole verranno rilasciati targa e foglio di via valevole 60 giorni e rinnovabile. Per l'iscrizione al PRA, che va fatta su apposito modulo azzurro di "prima iscrizione", si deve essere in possesso di un atto di vendita che può essere fatto da terzi, amico o parente non ha importanza. Per il libretto e certificato di proprietà (CDP) l'attesa può variare dei due mesi all'anno.
Per questa pratica, il cui costo è quantificabile in non meno di 200 euro (iscrizione al moto club, al Registro storico, spese di restauro e tempo perso ovviamente esclusi), non è richiesto il pagamento dei bolli arretrati.

IMMATRICOLAZIONE VEICOLI ACQUISTATI ALL'ESTERO
Un discorso a parte meritano i veicoli acquistati in terra straniera e che vogliono essere regolarizzati in Italia. L'acquisto può essere fatto in un paese dell'Unione Europea oppure extra UE. In ambo i casi l'acquisto può avvenire attraverso un importatore: in questo caso sarà lui a fornire la documentazione necessaria per proceder all'immatricolazione in Italia.
Se la moto viene acquistata direttamente all'estero (Paese UE) si dovrà ottenere dal venditore una scrittura di vendita (senza cioè autentica notarile) o eventuale fattura; questa, insieme a tutta la documentazione disponibile (libretto di circolazione, scheda tecnica rilasciata dalla motorizzazione locale e quant'altro previsto deal Paese dove circola), va fatta tradurre presso il consolato italiano del Paese dove si acquista.
Questa operazione si può fare anche in Italia, ad un costo sensibilmente maggiore e si chiama traduzione giurata perchè deve essere eseguita da traduttore autorizzato dal tribunale. Trattandosi di Paesi UE, non occorre nessun documento doganale.
Alla documentazione raccolta si aggiungono gli allegati: il cosiddetto 2 se l'acquisto è avvenuto tramite importatore e il 3 se è avvenuto direttamente. Sugli allegati è specificato che il veicolo è stato immatricolato presso .........., che ha percorso più di 5000 km (per dimostrare che è usato) e che è stata assolta l'IVA. Per immatricolarlo in Italia si procede come sopra, iscrivendolo al Registro storico (con eventuale certificazione tecnica) e poi presentandosi al collaudo; dopo si procederà all'iscrizione al PRA tramite il solito atto di vendita. Per i Paesi extra UE la trafila è la medesima solo che ai documenti bisogna aggiungere la bolletta doganale di importazione definitiva (il modello IM 4).

Agenzia specializzata:
Agenzia Aguccini S.n.c. Via Roma, 45, Lazzate (MI) tel. 02-96320107, E-mail: laguggini@tiscali.it
Titolare sig. Luciano Aguggini


Ciao.
Tico


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